Trasparenza: la Regione Marche pronta a diffondere i propri dati

Il Consigliere Massimo Binci (SEL) presenta la PdL dell’Associazione Democrazia Digitale, in materia di Open Data e riutilizzo delle informazioni del settore pubblico

Il 28/9/2012 l’Associazione Democrazia Digitale ha rivolto un pubblico appello a tutti i membri del Consiglio Regionale delle Marche, sollecitando l’avvio di un percorso virtuoso, già definito dall’Agenda Digitale Italiana e dal Decreto Crescita 2.0.
Il 18/10/2012 il Consigliere Regionale Massimo Binci (del gruppo Sinistra, Ecologia e Libertà) ha risposto per primo presentando la nostra proposta di legge regionale n. 256/12 dal titolo “Disposizioni in materia di dati aperti e riutilizzo di informazioni e dati del settore pubblico”.
La proposta di legge in oggetto punta a rendere disponibili e riutilizzabili i dati prodotti dalle istituzioni pubbliche durante l’’espletamento delle proprie funzioni, tramite la pratica dell’Open Data. L’Open Data consiste nel rendere disponibili sul web i dati delle amministrazioni pubbliche, diffondendoli in formato aperto, senza restrizioni di copyright, brevetti o altre forme di controllo che ne limitino l’utilizzo,
l’integrazione e il riuso, tutto nel rispetto delle disposizioni previste dalla normativa vigente.
Già nel breve periodo, e anche grazie alla potenziale collaborazione con i soggetti privati, l’approvazione di questa proposta di legge produrrà come primo effetto la diffusione di applicazioni atte alla rielaborazione e allo studio aggregato di tali dati, e allo sviluppo di servizi informativi rivolti a tutti i cittadini.
Ad esempio, si prevede che sarà possibile:

  • muoversi più facilmente sul territorio con i mezzi pubblici, conoscendo in anticipo le fermate più vicine, il percorso migliore per raggiungere qualunque destinazione, oppure i reali tempi di arrivo dei mezzi in fermata;
  • accedere in tempo reale ai dati sulla qualità dell’aria e sulla qualità dell’acqua potabile;
  • consultare i referti prodotti dall’azienda sanitaria unica regionale (ASUR);
  • scoprire l’elenco degli hotspot WiFi gratuiti messi a disposizione dalle Amministrazioni;

Con l’“apertura dei dati” si vuole restituire alla collettività un patrimonio informativo che possa produrre in primo luogo degli strumenti pratici di conoscenza del contesto, e in secondo luogo una maggior consapevolezza del proprio diritto e dovere di controllo sull’operato delle istituzioni pubbliche.
Per questo importante passo avanti verso la trasparenza amministrativa, ringraziamo, Massimo Binci, che con la propria sensibilità istituzionale ha consentito alla Regione Marche di compiere un primo passo verso l’attuazione dell’Agenda Digitale Italiana, superando addirittura quanto recentemente previsto dal Governo Italiano con le misure contenute nel cosiddetto Decreto Crescita 2.0 (D.L. 18/10/2012, n.179).

 

Il Presidente

Francesco Ciclosi

Il Portavoce

Chiara Scolastica Mosciatti

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